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24 set 2015

Volkswagen è solo un'altra figuraccia?




La birra non basterà ad affogare la gaffe planetaria dei tedeschi. Pur in vista del Giubileo, è proprio necessario avere misericordia di Angela Merkel, Wolfang Schäuble, Martin Schultz, e tanti altri fiancheggiatori della correttezza teutonica? E’ incredibile riscontrare quanti improvvisati pompieri sono all’opera per spegnere l’incendio. Strano vero? Riassumiamo: - il tedesco Peter Mock, direttore di un organismo nato per monitorare le emissioni dei mezzi di trasporto, chiede al suo collega americano John German di reiterare nuovi collaudi sui motori diesel della Volkswagen Passat e Bmw X₅, questo produce una reazione a catena, di cui noi piccoli uomini della strada, diventiamo ora testimoni; - il reale problema non è solo dell’esalazione sopra il consentito, bensì la truffa organizzata deliberatamente attraverso un software che truccava i risultati della fuoriuscita dei gas; - girava da molto tempo un documento del Ministero dei Trasporti tedesco conosciuto da varie personalità di Berlino e Bruxelles, tenuto debitamente nascosto; - ci sarebbero dai dieci agli undici milioni di auto truccate in giro per il mondo; - il titolo del gruppo Volkswagen ha perso in pochi giorni un terzo del suo valore, uno scherzetto che ha bruciato 15 miliardi di euro in poche ore; - le sanzioni da pagare solo negli Usa, si aggirano intorno ai 18 milioni di dollari; - Martin Winterkorn, direttore del gruppo Volkswagen, si è cosparso il capo di cenere, ha chiesto scusa e si è dimesso, va in pensione ma prima incassa un assegno di 28,6 milioni di euro. Qualcosa non torna. Nessuno va in galera, i personaggi che sapevano rimangono nell’ombra, chi si addossa la responsabilità prende una vagonata di euro. Tutto qui? Scherzetto o dolcetto? Tutti

15 set 2015

Flavia Pennetta e Roberta Vinci, il perchè di una vittoria






Non è difficile immaginare quanti negli USA stanno "esaminando" questa vittoria tutta azzurra negli US Open 2015, incredibile invece il candido stupore di alcuni italiani. Vincono due ragazze normali di provincia, più che trentenni; hanno insegnato con la loro vittoria cos’è lo spirito sportivo e l’amicizia, in un mondo dominato dallo stress da prestazione. Gioia infinita sapere che tra gli spalti c’era Anna Wintour (“Il diavolo veste Prada”) rappresentante del modello americano, vincenti ad ogni costo. La partita ha insegnato ai ragazzi più di qualsiasi libro di educazione civica; ha evidenziato con i fatti, quello che in tanti predicano ma in pochi attuano. A parlare siamo tutti buoni, altra cosa è praticare con coerenza, le idee sbandierate a perdifiato. Essere normale è sempre più complicato tutto rema a sfavore. Libertà e condizionamento sono diventati un corpo unico. Personaggi, chiamiamoli pure intellettuali, megafoni delle idee semplificate, divulgano per tornaconto su giornali, televisioni, convegni, solo dei messaggi pubblicitari. Questi signori ottengono fama, denaro, presenzialismo, aumentando ego e conti in banca; il torpore dello spirito critico, santo protettore delle libere scelte, è amplificato con le loro esternazioni chiarificate. Il cantante americano Jim Morrison disse una volta: “Le persone credono di essere libere, ma sono solo libere di crederlo”. Anche se drogato, in ogni caso è riuscito a vedere quello che in molti neanche distinguono. Cambiano

1 set 2015

MINIONS il perché di tanta popolarità




Perché Dante e Virgilio si trovano su di un ponticello in questa parte dell'Inferno? Esclusivamente per non sporcarsi le scarpe dalla merda! A noi non salverebbe il ponte Baluarte in Messico, il più alto del pianeta con i suoi 390 metri. Diventa facile capire il successo dei “Minions”, questi ominidi sono la moderna raffigurazione dei tirapiedi, degli adulatori conosciuti con il termine lecca culi, proprio a indicare la sorgente degli escrementi. Sono sempre esistiti, quello che li contraddistingue adesso, è l’ampiezza del fenomeno e l’inarrestabile degrado della società, dove per ottenere un beneficio, si baratta la dignità. L’addestramento inizia dall'infanzia, si scambia un capriccio per un sorriso e un po’ di pace; a scuola la simpatia degli insegnanti è assicurata da una falsa gentilezza, approvandone idee, manie e leggerezze. Quando adulti i privilegi sono assicurati circondandosi di persone utili; i novelli paggi si mostrano benevoli, arrendevoli, di buona compagnia. In agguato c’è sempre il voltafaccia per raggiungere un gradino più alto. Quanto disappunto nei traditi, quanto stupore nell'apprendere la doppiezza di siffatta persona! Questa delusione non dura molto, perché in tanti hanno disposto che così va il mondo, in fondo è una riflessione sincera di chi guardandosi allo specchio osserva la propria immagine. Dall'illustrazione del pittore fiammingo Jan Van der Staet, fuoriesce fetore del quale siamo accostumati e non più sorpresi. Questi pupazzi gialli tirapiedi dei cattivi combinano guai rimanendo sempre impuniti, eroi positivi per grandi e piccini, alla costante ricerca di sciogliere gli ultimi legacci necessari per un’umana convivenza, senza pagar pegno.

28 ago 2015

SCUOLA ai blocchi di partenza




Ogni anno era naturale essere contagiati da una particolare allegria per l'inizio della Scuola. Come avviene oggi, finivano le vacanze estive, ed era ora di preparare astucci e comprare nuovi quaderni. Rimane di quel tempo la voglia dei ragazzi d’incontrare i compagni, e a volte neanche tanto. Che cosa sarà mai capitato? La società senz'altro è molto cambiata, gli alunni incontrano amici e compagnie fuori dalle aule, non è prettamente necessario convivere con persone esterne alla famiglia solo a scuola, s’instaurano relazioni con le attività sportive, hobbies, soggiorni per l’apprendimento di una lingua straniera. Anche se questo sembra evidente per i ragazzi, che al contrario degli adulti hanno l’abitudine a correre, c’è una forte difficoltà da parte dei “grandi” di adattarsi ai tempi. Durante l’anno scolastico si perdono ore a cercare d’inculcare negli allievi una formazione alla convivenza, sui problemi del mondo in generale e via discorrendo. Interessante osservare che tale sforzo inizia fin dai primi anni della scuola dell’obbligo, ma nei bambini cresciuti in ambienti dove l’educazione è facoltativa, diventa una lotta improba, negli altri produce una malcelata noia. In passato era necessario perché tante famiglie non avevano le stesse possibilità sociali ed economiche e si cercava di uniformare gli studenti in una cultura generale. Negli ultimi

15 ago 2015

DEMONI moderni



Eraclito sosteneva, già nel V secolo a.C., quanto fosse legato il destino di ciascuno al proprio carattere, chiamandolo “daimon”. Nella cultura religiosa e nella filosofia greca, il daimon era un essere mediatore tra il mondo divino e l’umano. Socrate accollava le proprie scelte a un daimon, una guida divina, una sorta di coscienza morale. Andando avanti nel tempo arriviamo a Senocrate, per il quale i daimon continuavano nel loro lavoro d’intermediazione tra i due mondi, tuttavia avevano guadagnato posizione rispetto agli uomini, rimanendo un gradino sotto gli Dei. Gli Dei continuavano a essere buoni, ma tra i daimon si distinguono ora alcuni cattivi, dai quali deriverà il termine tardo latino, demonio.  Nel Nuovo Testamento troviamo questo daimon, angelo caduto per essersi ribellato al buon Dio, dominato ormai dalla malvagità. Anche per i musulmani Iblis, il demonio, fu scacciato dalla grazia di Dio per un atto d’orgoglio, scegliendo di non rendere omaggio ad Allah, il padre dell’intera umanità. Se così stanno le cose, siamo perduti! Qui non si sottovaluta la cattiveria umana, indipendente dalla spiegazione che si vuole dare, tutto il problema sta nel dover trovare un colpevole. Non uno spiritello malvagio traccia queste righe, bensì la certezza della capacità umana nel trovare un peccatore cui gettare la pietra, e procedere indisturbato fino al traguardo. Siamo testimoni da

26 lug 2015

Carenza di SPERANZA assolutamente No




Era garbato Esopo, quando nelle sue favole descriveva come Zeus infilò in un vaso tutte le cose fruibili, lo coprì con una pietra e lo donò all'essere umano. Quest’essere, dotato di un’enorme impulsività, cosa fece? Lo aprì. Spostando la pietra tutte le cose buone volarono via, dentro rimase solo Elpis (Spes per noi latini), unica a dare un po’ di consolazione all'umano. Al contrario Esiodo la racconta in maniera differente, puntando il dito sulla curiosità femminile, specifica di come il vaso con tutti i mali, fu affidato da Zeus alla giovane Pandora, che aprendolo li diffuse sulla terra, anche qui solo Elpis restò in fondo. Con il Cristianesimo la speranza divenne un valore ultraterreno, tanto da diventare una delle virtù teologali, insieme alla fede e alla carità. A differenza delle virtù cardinali, sono necessariamente infuse nell'uomo dalla grazia divina. Forse nel nostro mondo occidentale, una volta opulento, con l’aumento del laicismo è venuta meno la speranza? Non lo crediamo, ben altro ha fuso il nostro pensiero al corrente pessimismo. Aumentando la percezione dell’incongruenza umana, portatrice dell’idea del primo tra pari, tutto il castello faticosamente costruito sta venendo giù. Sì perché l’idea aveva un significato ai tempi

23 lug 2015

Quant'è avvilente e intrigante scrivere di banche




Guardate sembianze e movenze dei due personaggi dipinti da Marinus van Reymerswale, l'opera ha un titolo eloquente "Gli usurai". Scomodiamo la Bibbia: l’antica scrittura comandava agli uomini di guadagnarsi la vita con il sudore della fronte; soffermiamoci a Francesco d'Assisi per il quale il denaro è lo sterco del diavolo, siamo nel '200 e chi prestava soldi con interessi sopra al 5% era considerato un usuraio. Sorridete pure, tanti si riempiono la bocca con la modernità, di fatto il percorso dell'uomo verso un futuro all'insegna del Dio denaro è già a  buon punto. Quando a Genova nel XV secolo nacque il Banco di San Giorgio, primo istituto bancario in senso moderno, oltre a gestire la raccolta dei risparmi, amministrava anche la fiscalità ed il debito pubblico, come ora le Banche Centrali. L’arguto Machiavelli, osservando il suo agire, lo definirà “uno Stato nello Stato”, avrà pure voluto evidenziare qualcosa! Siamo agli albori. Adesso cos'è una banca? Ci dicono sia un’impresa erogatrice di beni e servizi, fornisce alla clientela mezzi di pagamento ed intermediazione finanziaria, tra offerta e domanda di capitali. Capitali depositati dai privati cittadini, un esempio sono i risparmi delle famiglie, e capitali prestati per acquistare una casa, per investire nella propria impresa e così via. In tanti paesi, e l’Italia è in vetta alla classifica, principale entrata delle banche sono i guadagni sugli interessi attivi sui prestiti dei debitori e sui minori interessi distribuiti ai clienti con deposito attivo. E’ facile moralismo rilevare l’immensa disparità tra gli uni e gli altri? Qui non si tratta di sterco del diavolo, ma di una montagna di merda e la responsabilità non è del diavolo bensì della politica; i

KEEP CALM e........




A volte è necessario far scorrere del tempo per riordinare le idee e poter proseguire, in fondo è questo il compito fissato, da chi non vuole essere indifferente dinanzi all'ineluttabile. Issare bandiera bianca, questo ha fatto Tsipras con la decisione di abdicare alle condizioni imposte dall'Unione Europea. Le nostre speranze erano ben altre, ma esigere un altro sforzo a una popolazione alla canna del gas, maneggiato da chi ne ha parecchia dimestichezza, indubbiamente comportava da parte del primo ministro greco, un coraggio da leoni. Nel mondo contemporaneo è scomparsa l’idea del sacrificarsi per i posteri. Oggi è l’epoca del tutto e subito, impossibile chiedere, seppure agli eredi di un passato glorioso, un’immolazione. La Storia è beffarda, nel 1953 c’era un ministro greco tra i firmatari dello sconto del 50% alla Germania per i danni causati nella prima guerra mondiale, e il congelamento per quelli della seconda. C’è da rabbrividire quando ascoltiamo i tedeschi porre l’accento sull'obbligo di ottemperare al pagamento dei debiti, proprio loro che hanno causato morti, danni e distruzioni. Ora ci spiegassero i politici europei perché sarebbero più importanti i debiti attuali, frutto di raggiri contabili

10 giu 2015

Sulla LIBERTA'




Caro Voltaire, stiamo qui a meditare sulla tua frase: «Ma come! Sarà permesso a ciascun cittadino di non credere che alla sua ragione e di pensare ciò che questa ragione, illuminata o ingannata, gli detterà? È necessario, purché non turbi l’ordine» (Trattato sulla Tolleranza). Splendida e chiarissima, eppur non raccolta nel suo insieme. Adoriamo disquisire sulla libertà, gridando a squarciagola il nostro diritto ad averla, più ne parliamo, più la calpestiamo. La dea romana Libertà, rappresentava la libertà personale di ognuno ma s’identificava con la cosa pubblica (res publica), per lo storico romano Tacito, lo spirito di libertà è il sentimento umano più nobile, che unisce gli uomini di là dai confini geografici (e quindi dalle differenze insite). Tra i Greci era difesa la libertà della comunità politica, non del singolo; gli individui erano obbligati a leggi limitative, affinché tutti potessero vivere in uno Stato organizzato.  Trasvolando al 1600, incontriamo Cartesio che definisce la libertà come una scelta faticosa per cercare la verità tramite il dubbio. Con poche righe abbiamo tracciato un piano sul quale riflettere, e se non apriremmo gli occhi in fretta ci giochiamo il futuro dei nostri figli. E’ un fatto, siamo liberi quando possiamo decidere di pensare, esprimerci e agire senza repressioni; tuttavia bisogna rendere evidente che tutto nasce da condizionamenti, da leggi fisiche e naturali. O no? L’essere umano sta in società da qualche millennio, molti apprezzano la

8 giu 2015

E' necessario credere nell'Istituzione Scolastica




Il nostro furore nasce dall'essere al corrente di persone che hanno donato la loro vita per insegnare a leggere e scrivere, regalando tutta l'esistenza a far conoscere storia e geografia, matematica e geometria.
Il loro misero stipendio serviva anche ad acquistare quaderni e matite per i più poveri. Queste donne, Maria Analia, Amelia, Iracema, hanno cavalcato in mezzo alla polvere per portare la Scuola, a bambini e ragazzi che altrimenti non l'avrebbero conosciuta. Ancora oggi in molte parti del pianeta esistono professori il cui unico intento è passare il sapere. La scuola è un’istituzione nata, nell'antico Egitto nel 2000 a.C., per formare i giovani che avrebbero dovuto occuparsi delle funzioni amministrative. I bambini nell'antica Roma andavano a scuola dai 6 ai 12 anni, i giovani delle famiglie ricche erano seguiti da maestri privati, come già avveniva in Grecia. Nel Medioevo l’istruzione era affidata alla chiesa con lo scopo di formare il clero. La scuola nei monasteri era destinata principalmente ai figli dei contadini, mentre le famiglie ricche assumevano dei religiosi. Nel XII secolo compaiono le prime scuole affidate ai domenicani e benedettini, e le prime private non religiose o comunali; tuttavia in Europa solo nel Settecento, gli Stati inizieranno a organizzare scuole laiche e pubbliche. Nell'Ottocento la maggioranza dei bambini del ceto povero, non frequentava la scuola; in Italia è nel 1859 con la legge Casati che arriva l’obbligo di frequentare le elementari, ma per proseguire gli studi vi erano due possibilità: le scuole tecniche gratuite, oppure bisognava pagare.

24 mag 2015

STULTORUM mater sempiter gravida

Infelice questa statua preistorica ritrovata a Malta, una genitrice dormiente, fa al caso per raffigurare "la madre degli idioti sempre incinta". Diamo dei dati, per quanto riguarda i serial killer gli USA detengono il primato mondiale, non vi è altro paese con un numero così alto di assassini seriali; se passiamo al numero di morti per colpi di pistola o fucile, siamo al non invidiabile numero di 30.000 all'anno. Dunque i nostri eroi ipotizzano di segnalare con un "bollino rosso" la lettura di testi greco-romani. Una studentessa laureanda (da notare l'età) si è lamentata, perché la sua tranquillità è stata messa a repentaglio, dalla lettura delle "Metamorfosi" di Ovidio, ove si riscontrano innumerevoli atrocità, tra le quali la violenza sessuale di Filomena, figlia del re di Atene, da parte di Tereo, re della Tracia. La dolce fanciulla non si sarà accorta del periodo del misfatto, neanche legge i giornali del suo grande paese per conoscere quanti stupri avvengono all'anno, e non certo commessi dai lettori delle Metamorfosi. Non vede  nemmeno i telegiornali, accorgendosi delle violenze di massa, di culture dove bambine spose vengono violentate da mariti ben più vecchi, e quant'altro. Ora togliamo dall'informazione queste notizie, dovessero continuare a traumatizzare le giovani americane più informate di questa signorina. Europa ci vogliamo svegliare, dobbiamo continuare a farci condizionare dal loro stile di vita, dall'ignoranza collettiva? Stiamo perdendo il nostro sistema sociale di diritti a favore del predominio dell'economia e dell'idiozia.

22 mag 2015

RAGAZZI perché discorrere?



Parlare, dialogare, ragionare, discutere, chiacchierare, alcuni sono sinonimi o vocaboli imparentati fra loro, alla base di tutti c’è la necessità di far passare il tempo, mentre si dipana il filo della matassa che è la nostra vita.  Ai miei tre prodi moschettieri adolescenti e ad alcuni compagni parecchio arguti, vorrei poter infondere motivazioni valide per continuare ad avere innocenza e non diventare come i più. Apparentemente tutto rema contro, se pensiamo al filosofo cinese Confucio (551-479 a.C.) che, soffermandosi sulla virtù dell’armonia, decretava la regola di non fare agli altri ciò che non vorremmo per noi; il greco Aristotele (384-322 a.C.) qualche tempo dopo, distingueva il concetto di bene, e spiegava che il fine di ogni azione è il suo conseguimento, ma poiché molti sono i fini delle azioni, molti saranno anche i beni. Alcuni beni conseguiti porteranno altri, chiamati intermedi, e altri fini a se stessi, quale il bene supremo.  Il tutto con lo scopo di favorire la felicità, ossia la soddisfazione del proprio essere e della propria natura, questo è il senso della vita. Non sbadigliate, abbiate pazienza, qualità che la vita moderna vi ha rubato… Che cosa vuol dire, vi state domandando? Per i Greci felicità era avere un angelo buono, avere sorte, ricchezza e beatitudine; per i Latini era fortuna e felicità, vocabolo risalente alla radice indoeuropea fe– il cui senso primo è quello di fecondità, prosperità. Ecco la conferma che senza abbondanza non è possibile, essere felice. Non potendo delegare alla sorte la felicità dell’essere umano, già gli antichi ricercarono nell'interiorità di ciascuno, la capacità di essere felici o infelici; da qui l’anima, intesa come visione intelligente, prendere il sopravvento sulla fortuna. D’altra parte si può vincere la lotteria, ma solo una mente accorta sfrutterà bene la fortuna ricevuta, chi non la possiede la perderà. Platone attribuirà all'educazione formativa molta importanza, però questa è

16 mag 2015

ALBERTO MORAVIA e Arancio

   MAGGIO 1982, una giovanissima studentessa sogna d'intraprendere la professione di  giornalista in Italia. Riceve molti consigli, tra tanti quello di continuare a studiare, e allo stesso tempo trovare un giornale dove poter  fare le ossa. Dopo svariati tentativi, con tanti pessimisti a soffiare sul fatto che riescono solo i "figli d'arte", raccomandati di vario genere, chi gravita negli ambienti politici giusti,  ecc. ecc., bussando una porta intercetta una proposta del tipo: - " Gentile signorina, Alberto Moravia ha pubblicato di recente un libro, ha un momento di scontrosità, se lei riuscisse a intervistarlo......." - La ragazza coglie quei puntini e se ne va domandandosi come arrivare allo scrittore. Certo il compito è arduo per più motivi, primo fra tutti come prendere appuntamento con il personaggio, e santa miseria proprio Moravia! Ultimo anno di liceo, scrittore indigesto, idee morali e politiche opposte. Il sogno tuttavia è grande, bisogna cogliere l'opportunità. Un'idea si fa largo nella sua mente, e l'appuntamento con l'autore è preso in un battito

5 mag 2015

Carenza d'interesse nella scuola, chissà perché...



Sì ti sei presentato di forma inaspettata. Il primo giorno di scuola hai parlato di piantine di marijuana, un anno più grande era chiaro segno di una bocciatura e con i capelli alla Bob Marley. Pian pianino ti sei fatto conoscere, estremamente educato e rispettoso con i compagni, battuta pronta, perspicace, con evidenti segni di eccezionali doti. In classe passi molto tempo a sonnecchiare, ci sono materie che non riesci a capire l' utilità. Altre non hanno mistero per te: i più bravi non intendono come afferri le soluzioni di chimica senza fare tanti giri.  Il tuo futuro lo hai già disegnato, appena uscito dalla gabbia che è per te la scuola, vuoi fare l'agricoltore. Interessante notare come il mondo degli adulti ti accoglie. In questa società "moderna", dove si è pensato tanto all'assistenza degli alunni con psicologi, professori pedagoghi, orientatori ed ogni sorta di diavoleria, nessuno riesce ad avvicinarti e scoprire la splendida persona che sei. È più facile per loro  comprendere maleducati, disadattati, viziati, bulli e violenti. Poco risolvono dandosi però un gran daffare. Con te è diverso, hai bisogno di risposte logiche, coerenza, esempio. Dove trovarlo???? Molti giovani implorano lo stesso ed è necessario non farsi fregare perché molti "contestatori" ti avvicineranno, spesso sono degli idioti il cui unico desiderio è far casino. Non hanno sensibilità, intelligenza, voglia di creare, sono figli dei distruttori, vissuti attraverso i millenni con l' unico scopo di rendere la vita difficile agli altri. Per spiegare uno dei motivi dell'andare a scuola scomodo Aristotele; egli riteneva che il mondo delle scienze si dividesse in scienze teoriche: la metafisica ossia la scienza guida, che s' incarica di studiare ciò che della realtà è immobile; la matematica che studia l'essere nella sua quantità; la fisica che studia l'essere nel suo movimento. Poi secondo il nostro ci sono le scienze pratiche-poietiche, ossia quelle che producono qualcosa ed il loro obiettivo è intervenire sulla realtà. Ecco mi sembra di bestemmiare osservando l'universo degli insegnanti (salvo, sempre e grazie a Dio, le eccezioni), sono scollegati dalla realtà, impreparati, ideologizzati e concentrati sul proprio ombelico. Se il positivo dell'appiattimento della scolarizzazione è l'aver tolto una marea umana dall'analfabetismo, secondo questi soggetti gli alunni dotati se ne devono far una ragione e portare pazienza. Gli alunni "capaci" devono saper cogliere le opportunità di apprendere tra un risvolto e l'altro, perché poco riceveranno da simili professori. Sarà  un esercizio di forza e coraggio. Alzarsi la mattina con la speranza di aggiungere un sassolino nella costruzione della propria strada, strada che a volte sarà in salita e bisognerà stringere i denti per avanzare. Caro ragazzo, non dare soddisfazione a chi pensa di  conoscere il tuo futuro e che ti tratta con alterigia perché le tue domande richiedono risposte prive di contraddizioni. Le tue doti non si sprecano per l'indisposizione di simili beoti. Basta, non se ne può più e non è giusto che debba sempre andar male ai ragazzi validi che chiedono semplicemente dei professori preparati e stimolanti.

4 mag 2015

Bordelli e prostitute


Non è mio desiderio mescolare il diavolo con l'acqua santa ma vorrei discorrere di "lupanari". Le prostitute  nell'antica Roma erano chiamate lupe, da qui il termine; i francesi più sofisticati ci hanno trasmesso la parola "bordello" (bordel). In tutti i tempi frequentare i postriboli era qualcosa da non vantarsi. I patrizi romani per non farsi riconoscere si travestivano e sfido trovare oggi un uomo occidentale che ammetta di andare a prostitute. I motivi sono svariati, anticamente per lo più erano religiosi, oggi nessuno ha il coraggio di pubblicizzarlo perché significa pagare per ottenere "piacere". Alcuni lo fanno perché l'aspetto brutto o l'essere vecchio non permette di mettere le mani su ragazze carine o su carne giovane; altri, perché certi appetiti sessuali potrebbero essere negati dentro una coppia tradizionale, oppure per desiderio di possesso vero e proprio. Difficile dare la risposta se è nato primo l'uovo o la gallina, ma se è nata prima una prostituta o la necessità di chi la utilizza io non ho dubbi. Nelle città ormai si vedono ragazze di ogni parte del mondo mercificando il proprio corpo e nessuno è all'oscuro che la maggior parte è schiava di uno o più sfruttatori, eppure immagino tanta brava gente usando e abusando senza farsi troppe domande. Ritornano a casa come se niente fosse, un bacino ai figli e a

I limiti dell'individuo nella società attuale

BASTA ora che una parte di Milano è stata messa a ferro e fuoco, ecco i soliti idioti. Ministri che non sapevano dell'orda barbarica in arrivo, magistrati che qualche ora prima avevano messo a piede libero dei fiorellini arrestati, e oggi ci dicono di non avere leggi dove appigliarsi in questi casi, programmi televisivi e articoli in quantità sulla faccenda. E certo, importante è far soldi. I programmi hanno bisogno della pubblicità, i giornali di acquirenti. Mi viene da ridere a leggere i numeri, eccezion fatta per gli undici poliziotti feriti ( non potremmo mai ringraziarli abbastanza  per il lavoro ingrato e inutile svolto quotidianamente), si contano 15 arrestati.  Tutto quel disastro è frutto di 15 persone? D'altra parte se erano 50, erano 50 rotture di scatole. Unica finalità, bocche da sfamare per qualche giorno ad opera dello Stato, lavoro per qualche avvocato, alcune centinaia di pagine da riempire e mettere in qualche stanzone di tribunale. Ormai sono i numeri che contano: se si ruba in compagnia, tana libera per tutti; se gli extracomunitari rubano, violentano, aggirano le leggi, tana libera per tutti (appartengono alla compagnia degli stranieri). Ecco bisogna appartenere a un gruppo. Abbiate pazienza italiani scemi che vivete l'Italia come individui.

EXPO

EXPO,  vamos ver o que vai sobrar da "Carta de Milão", a ideia é excelente, tudo esta a ver se sairá  do papel. Todos os visitadores da exposição podem assinar este manifesto, traduzido em 19 línguas, será entregue em outubro ao secretario da ONU, Ban Kimoon. Os que assinarem estão de acordo a sensibilizar a população mundial ao direito de todos, a uma alimentação sadia e segura. Os entusiastas definiram esta "Carta" um protocolo de Kyoto da alimentação. Muito bem até que queremos viver no mundo das fabulas, porém do protocolo de Kyoto, a maioria dos países fazem confetes de carnaval. Na realidade não existe nada de mais impossível, uma população com crescimento exponencial, que precisa para viver de agua e alimento, quando esta de barriga cheia necessita de produtos industrializados (começando pela televisão, celular, automóvel), poderá viver nos 510.072.000 Km2 do nosso planeta, sendo que a maioria são oceanos? Nossa pequena experiência de brasileiros demonstra o que aconteceu nos últimos 500 anos, graças a descoberta de Cabral...... Até os anos '70 a população não chegava a 100.000.000, em 40 anos mais que dobramos. Sem duvida maus governos não ajudaram um correto desenvolvimento, porém não vão descer anjos para nos sustentar no futuro. BASTA de bobagem, de conversa fiada, o futuro se não baixar um esclarecimento geral vai estar nas mãos dos mais fortes, todos os outros miseráveis ou carne para canhoes.

1 mag 2015

Perchè cominciare il 1° Maggio.....

Scorrendo il giornale in questa giornata festiva, dei lavoratori, leggo che il presidente Mattarella ha detto che "il diritto al cibo va riconosciuto nella Carta dell'Onu", ebbene non voglio sottolineare quant'altro vi è nella suddetta carta, utilizzata da tanti potenti sul nostro pianeta al cesso.
BASTA, qui si vive tra milioni di persone che si riempiono la bocca di buonismi, ovvietà, tanto nulla costa. Tutti corretti, tutti onesti, tutti perfetti, tutte anime pie anche gli atei. E BASTA!
Certo tutti vogliono la pace (anche il vicino che vorrebbe vederti morto, perché ha lasciato cadere una cicca sulla tua tenda, e ti sei pure permesso di lamentare), tutti hanno diritto alla casa (quelli che hanno fatto i salti mortali per costruirla, che idioti), tutti hanno diritto allo studio (professori mi raccomando lasciate in acqua tiepida i vostri alunni capaci, perdete abbastanza tempo con quelli che non gliene frega nulla, perché vostro sarà il regno dei cieli),  continuiamo a rimpinguare governi corrotti, così anziché aiutare le popolazioni possono diventare sultani, sceicchi, capi tribù. Vogliamo continuare? Potrei riuscire a riempire una decina di pagine con le buone intenzioni.

Perchè iniziare il 1° Maggio......

Il giorno dei "lavoratori" richiama a chi ha deciso a un certo punto di essere solo madre, una presa di posizione sul proprio ruolo. Iniziamo  a sottolineare che le principali antagoniste a questa scelta sono le donne che lavorano. Inutile presentare case linde e pinte, giardini fioriti, pranzi e cene da gourmet, camicie stirate, figli seguiti a scuola e fuori senza aiuto di nonne, zie e tate.......Nulla da fare sei una poveretta da biasimare. Avrai la schiena a pezzi, avrai fatto l'autista per i tuoi figli e quelli delle "altre", hai passato il pomeriggio a giocare, a pasticciare e far sorridere i tuoi figli e quelli delle "altre", ma loro hanno lavorato, tu sei stata a far scorrere il tempo.
Ora capita spesso che le "altre" abbiano avuto il tempo di andare in palestra, dal parrucchiere, a comprare vestiti per andare a "lavorare", e che tu sia stata sempre tra una scopa e una scodella, non importa, tu non hai fatto nulla a confronto a quella che è........ andata a lavorare.
Ora non sarebbe tempo di prendere in considerazione che nella vita ognuno fa delle scelte, giuste o sbagliate, e diciamolo, in ogni scelta vi è una parte giusta e una sbagliata, e il bello del vivere sta nella varietà di proposte a noi acconsentite. Quindi buon 1° Maggio a tutte le casalinghe, perché quelle che hanno deciso di stare a casa non hanno scuse quando qualcosa non funziona, le "altre" lavorano.