31 ott 2015

Condizionamenti perché evitarli


All'inizio del Novecento un povero orfanello fu la cavia prescelta per gli esperimenti sui condizionamenti: - a un topolino fu associato un rumore potente, il fragore spaventando il bambino determinerà la sua fobia verso i topi. Facile vero? In fondo il nostro cervello funziona in maniera abbastanza semplice, chi alimenta altre prospettive ha il desiderio di stravolgere la natura, pensando di poterla ammaestrare. Questo condizionamento infantile è valido per la maggioranza, fatte salve le eccezioni. Conoscendo il meccanismo diventa facile avere una massa plasmabile, per ottenerla la leva grava sulla vanità umana, infatti, confidiamo tutti d’essere dei soggetti speciali, intelligenti e con molti diritti; i mezzi impiegati per arrivare alla configurazione sono la scuola, i mass media e la pubblicità, così cresciamo gongolanti ma influenzati come il suddetto orfanello. Siamo da troppo asserviti a personaggi, eredi dei biechi manovratori di tutti i tempi, che ci portano a rivivere tormenti e scontri, con l’obiettivo di mantenere inalterato il loro potere e denaro. Il nostro sistema economico vive una spirale viziosa, siamo indotti a consumi inutili per mantenere occupazione e benessere. Il risparmio è vissuto come un peccato mortale perché tutto si basa su debiti e nuovi acquisti. Anche la casa di proprietà rientra nell'aureola della perversione, a meno non produca interessi per una banca creditrice. La pubblicità stimola l’attitudine al consumo, fatto salvo i bisogni primari, è tutto un incantare e pianificare la vita degli individui. Le persone costruiscono uno stile di vita influenzati dai professionisti di marketing, che cooptano personaggi influenti o autorevoli per far cadere gli indugi.
A questo è servita la libertà, i diritti civili? Incredibile l’ingenuità davanti agli stimoli dettati da questa manipolazione, la mente è forgiata, il gusto modellato e le idee suggerite senza un’analisi ragionata dal pubblico ricettivo. Scopo della pubblicità commerciale o elettorale è far guadagnare soldi a chi della nostra sorte interessa ben poco. Solo se siamo coscienti e non condizionati possiamo batterci per un futuro. Dobbiamo avere il coraggio di fare autocritica, di liberarci delle impalcature costruite da altri, serve coscienza su cosa diamo ai figli se non siamo capaci di scelte autonome. Spesso sotto forma di divertimento, ci appioppano testimonianze lontane dalla realtà, hanno il potere di mettere nella nostra mente un tarlo preposto all'acquisizione di un nuovo esempio, seguirà una campagna commerciale o politica. E’ il caso del via libera dato dall'Europarlamento ai cibi quali l’hamburger di coccodrillo o di zebra, scorpioni o cavallette fritte, nano materiali o coloranti prodotti con tecnologie avanzate; dei dati Istat forniti “pro domo sua”,  ossia del governo Renzi, che vedono un Italia uscita dalla crisi e con meno disoccupati. Bisogna sapersi difendere per recuperare l’ingenuità del bambino che guardando la bolla salire è stato il modello di un marchio di sapone, altrimenti non sarebbe servita l’istruzione e l’esperienza, per rimuovere l’acre odore della schiavitù.