La raffigurazione della Libertà, guida del popolo durante la rivoluzione francese,
è decisiva poiché tiene in mano stretta saldamente, la bandiera della Francia.
Il drappo trascina, unisce e avvolge gli esseri che in esso si rispecchiano. E’
la croce dei cristiani, la stella di Davide degli ebrei, la mezzaluna per i
musulmani, come per molti simboli, un mezzo di riconoscimento e affrancamento.
Nelle colonie, diventate indipendenti, sono un emblema capace di fondere persone
arrivate da varie parti del pianeta con lo stesso obiettivo, quello di
costruire nuove nazioni, e determinare il proprio destino. L’integrazione tra i
nuovi arrivati è stata possibile per la vastità dei territori, anche se la
popolazione autoctona è stata prevaricata e falcidiata. Altri tempi, che oggi alcuni
prospettano con la tanto decantata globalizzazione in Europa. Gli interessi
nascosti dietro all'inclusione europea sono: ridimensionamento dei diritti
sociali, concorrenza lavorativa a basso prezzo, rielaborazione attraverso il
voto dei regimi democratici. Non è poi tanto complicato centrare l’obiettivo,
BASTA permettere a migliaia di migranti d’entrare nei nostri paesi e farli rivaleggiare
per un posto di lavoro, l’orario aumenterà, al contrario ferie e salari come
per magia scenderanno. Inoltre l’acquisto attuato da parte di
sultani, di principi veri e fasulli, prepara uno scardinamento
delle democrazie europee, comprate con mire espansionistiche. Politici corrotti
dai petroldollari, la cui miopia fa vivere alla giornata, rubano la
libertà ai nostri figli. La cittadinanza per i migranti scardinerà l’ordine
politico, togliendo
identità culturale alle nostre società. Vi ricordate l’importanza del voto in un regime democratico, vero? Non sarà una ricchezza perché gli europei fanno pochi figli, e i migranti dell’Africa e dell’Asia al contrario ne fanno tanti, il risultato sarà l’assoggettamento della nostra cultura e tradizione.
Desideriamo proprio questo? Lo IUS SOLI, il diritto di cittadinanza per nascita in un luogo, ha motivo d’essere in paesi giovani, con una cultura in “via di sviluppo”, non in quelli con civiltà millenarie. Lo IUS SANGUINIS, il diritto di cittadinanza per nascita, rende consapevoli il dover tramandare ai figli tradizione linguistica, storica, di libertà condivisa e ottenuta a caro prezzo, di appartenenza e amore al territorio, di culinaria, e molto altro ancora. Nulla di tutto questo può essere insegnato a scuola, è un bagaglio familiare. La cittadinanza è contraddistinta da diritti civili, politici e sociali, ci dev'essere una condivisione storica e culturale per attuarla in uno Stato. Siamo disposti ad accettare la poligamia? Siamo disposti ad accettare una censura sul nostro abbigliamento, su quello che leggiamo o vediamo in televisione, sui programmi scolastici? La società multietnica in Europa, darà luogo a guerre difficili da stemperare, produrrà odi e divisioni per il dominio, generando sempre più fratture. E’ un mondo terreno sognato dai preti cristiani, per gli idealisti è un’utopia, per tutti gli altri è solo terreno di conquista e scontro. Una nazione ha ragione d’essere quando un popolo è unito dalla propria Storia e tradizione, in altri casi uniti da una religione. Scardinando le nostre istituzioni entriamo in un campo minato, senza nessuna garanzia di libertà, politica e religiosa. Una cosa sono i diritti e doveri dei migranti di stare nei nostri paesi, seguendo regole e leggi che ci uniscono, NON al diritto di costruire la loro società in terre di cultura millenaria. Interessante un video, visto in Brasile, quindi lontano da tornaconto. Guardatelo, anche se in lingua portoghese, e poi dite BASTA!
identità culturale alle nostre società. Vi ricordate l’importanza del voto in un regime democratico, vero? Non sarà una ricchezza perché gli europei fanno pochi figli, e i migranti dell’Africa e dell’Asia al contrario ne fanno tanti, il risultato sarà l’assoggettamento della nostra cultura e tradizione.
Desideriamo proprio questo? Lo IUS SOLI, il diritto di cittadinanza per nascita in un luogo, ha motivo d’essere in paesi giovani, con una cultura in “via di sviluppo”, non in quelli con civiltà millenarie. Lo IUS SANGUINIS, il diritto di cittadinanza per nascita, rende consapevoli il dover tramandare ai figli tradizione linguistica, storica, di libertà condivisa e ottenuta a caro prezzo, di appartenenza e amore al territorio, di culinaria, e molto altro ancora. Nulla di tutto questo può essere insegnato a scuola, è un bagaglio familiare. La cittadinanza è contraddistinta da diritti civili, politici e sociali, ci dev'essere una condivisione storica e culturale per attuarla in uno Stato. Siamo disposti ad accettare la poligamia? Siamo disposti ad accettare una censura sul nostro abbigliamento, su quello che leggiamo o vediamo in televisione, sui programmi scolastici? La società multietnica in Europa, darà luogo a guerre difficili da stemperare, produrrà odi e divisioni per il dominio, generando sempre più fratture. E’ un mondo terreno sognato dai preti cristiani, per gli idealisti è un’utopia, per tutti gli altri è solo terreno di conquista e scontro. Una nazione ha ragione d’essere quando un popolo è unito dalla propria Storia e tradizione, in altri casi uniti da una religione. Scardinando le nostre istituzioni entriamo in un campo minato, senza nessuna garanzia di libertà, politica e religiosa. Una cosa sono i diritti e doveri dei migranti di stare nei nostri paesi, seguendo regole e leggi che ci uniscono, NON al diritto di costruire la loro società in terre di cultura millenaria. Interessante un video, visto in Brasile, quindi lontano da tornaconto. Guardatelo, anche se in lingua portoghese, e poi dite BASTA!