5 feb 2018

RAZZISMO O TROPPA TOLLERANZA?



Il razzismo si autoalimenta con i complessi d’inferiorità, la mancanza di cultura, la prevaricazione. L’istinto umano di dominare non è stato placcato in secoli di Storia, quindi è connaturato negli ominini (e non ominidi, come da più recente classificazione). La razionalità di alcuni non potrà mai prevalere perché la “ragione” è legata alla facoltà di esercitare un pensiero logico, ed è contrapposta a chi si fa trasportare dall’istinto, dal caso, dal fato. Nell’organizzare la propria società i vari ominini hanno potuto contare sul territorio, sul clima e sull’intelletto di alcuni. La forza fisica è stata sempre uno strumento indispensabile alla sopravvivenza ma il pastorello Davide ci ha insegnato, uccidendo il gigante Golia con una fionda, che molte volte la furbizia vince. In queste poche frasi si concentrano millenni di Storia. La cecità nel guardare la realtà è dovuta all’illusione d’essere migliori di chi ci ha preceduto. Essere monocoli è la dannazione di alcuni, immagino la sofferenza dei pochi vedenti. Il cammino dell’umanità è segnata da esigue persone, la massa restante è suddivisa tra spettatori o assistenti, tuttavia  avversati da un manipolo di prepotenti, di villani e di distruttori. È difficile non cadere nella trappola mortale preparata dagli attuali annientatori e fa rabbia vederli all’opera perché sono pure stupidi. Difficile mettere limite all’ottusità ed è per questo che hanno molto seguito! I loro discepoli si dividono in tifosi senza sé e senza ma, in furbetti che sperano di raccogliere pane o briciole, in traditori preparati a sostituirli alla prima caduta, in vigliacchi che vivono di luce riflessa e di agi. Con le Elezioni del 4 marzo l’Italia è arrivata ad un bivio, dopo decenni di follia camuffata da benessere siamo pronti alla catastrofe o a pagare pegno. Troppi blablablà e non è necessario fare trattati di sociologia o di economia per capire come siamo finiti in questo vicolo cieco: - alcuni politici hanno venduto la loro anima ad una ideologia beota “il comunismo” (da Napolitano a D’Alema in mezzo migliaia di sconsiderati come loro); - altri diffondevano l’idea di uno Stato dove con la scusa della religione cristiana era tutto un eterno dialogare, lasciando mano libera ai più scaltri che si facevano gli affari propri con la complicità della Chiesa; - a questi si affiancavano i furbetti,  che facevano da cuscino (Craxi e associati) e in alcuni periodi traevano più vantaggi degli altri, comunque alla fine sono stati gli unici a saldare il conto. Questi sono i principali maneggioni ma esclusa la Destra messa all’angolo per colpa del Fascismo, tutti i piccoli partitini erano complici e servivano solo a ricattare quelli più grandi. La piovra mafiosa ha imparato da loro e non viceversa, e come questi politici hanno conquistato tutto il territorio nazionale è presto detto. Si parte da Camera, Senato e Presidenza della Repubblica dove i posti occupati sono affidati a persone legate a loro, seguono i Ministeri anche lì si utilizza lo stesso sistema e poi a scendere percorriamo tutti gli enti e uffici che compongono le Regioni, i Comuni, Banca d’Italia, ecc. Avete idea di quante miglia di persone sono? Ognuno può infiltrare altri, così si
conquistano ospedali, università, scuole. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi,  questi signori  e signore possono essere pure milioni ma non riuscendo a produrre alcunché hanno sperperato gran parte delle risorse. Negli anni con furbate tipiche della loro ignoranza hanno svenduto il fior fiore dell’industria italiana o costretto molte a delocalizzare, messo il turismo in condizione di non evolversi. Il coperchio ora salta perché gli italiani, formichine indaffarate, si sono fermati a domandarsi cosa sia successo: - hanno lavorato, fatto sacrifici e si trovano a pagare sempre più tasse, con la sanità e la scuola allo sfascio, una diffusa insicurezza, precarietà e pensioni da fame. Adesso politici, banchieri, finanzieri, persone con il fiorellino al culo che hanno goduto di stipendi senza nulla dare o fare, in compagnia  di baldi giovanotti, di alcuni vecchietti che neanche Belzebù li vuole, gridano a squarciagola contro il crescente “populismo” o inorriditi dal “razzismo” dei loro concittadini. Per piacere, non siate ridicoli! Vi aspettavate cosa? Che la crescente sostituzione di manodopera a basso costo, organizzata lucidamente anno dopo anno prima o poi non sarebbe stata notata? Che le nostre commesse, impiegati, operai, artigiani, commercianti, giovani diplomati e laureati non fossero sempre più arrabbiati, accrescendo le fila dei disoccupati, dei precari o dei falliti? E' difficile accettare un lavoro mal retribuito di 18 ore giornaliere, senza sabato, domenica e festività con stipendi da fame e senza contributi come avviene spudoratamente sotto i nostri e i vostri occhi nelle imprese con a capo cinesi, arabi, africani, indiani. E voi beoti cattocomunisti e buonisti quando entrate in questi negozi non vi vergognate, è vero acquistate merce a basso prezzo ma le persone che avete di fronte sono degli schiavi. Schiavi e oppressi che a perdifiato difendete da altre parti e non “a casa vostra”. Il nostro problema non è il colore della loro pelle o quello dei capelli, l’altezza o la bassezza, essere belli o brutti, la questione è la difesa delle nostre tradizioni e della nostra cultura. Su queste non si scherza! Per noi Occidentali sono frutto di millenni di Storia, come da altre parti ci sono stati alti e bassi, grandezza e miseria ed il fio è stato pagato dai nostri nonni e antenati. E' indiscutibile abbiamo un patrimonio da difendere senza esclusione di colpi giacché ci è stato donato per tramandarlo  ai nostri figli e non per disperderlo. Apriamo una parentesi rivolta a chi non è legato all’Italia per sangue: -comportatevi come gli ospiti invitati nelle vostre case. Gli italiani sono ospitali e generosi, hanno sofferto, il benessere è frutto di fatica, sofferenza, guerre e non di una vincita alla lotteria. Se ritenete d’imporci usi e costumi tribali, religioni che non hanno ancora separato “l’idea di libera Chiesa in libero Stato”, se provate disgusto per il nostro cibo, il nostro abbigliamento TORNATEVENE DA DOVE SIETE VENUTI perché prima o poi arriverà chi vi rimanderà indietro. Non siete arrivati in un territorio di conquista, abbiamo pazienza ma anche quella finisce come la Storia insegna. www.bastablabla.com RAZZISMO O TROPPA TOLLERANZA?