E ad un certo punto della vita, diciamo dopo i cinquant’anni, prendiamo consapevolezza dell'intorno come bambini venuti al mondo che improvvisamente
aprono gli occhi. È come una giornata
primaverile quando si aprono le finestre e l’aria frizzante irrompe portando
freschezza e voglia di pulizia. Si per molti anni abbiamo sopportato situazioni
e persone per quieto vivere e per rispetto, per educazione abbiamo ingoiato
rospi e altro. Ecco aria fresca! Vivere è meraviglioso, s’incontrano all’improvviso
sconosciuti che hanno la grazia di regalarti conoscenza ed esperienze mai
immaginate, donandoci momenti preziosi. Questo può avvenire quando meno te lo aspetti, durante un viaggio o prendendo un caffè al bar. A questi estranei aggiungiamo i
componenti della nostra famiglia con i quali abbiamo fatto un cammino parallelo,
quando le strade s'incontrano nasce una festa senza preavviso, la
vicinanza è sempre gioiosa, il comune passato un piacere da ricordare e le
somiglianze anche fisiche stanno lì a confermare un legame ancestrale. Mi ritengo una privilegiata perché ho un’amicizia nata nel periodo della culla, altre del periodo dell’asilo e delle
elementari. Di molti possiamo non condividere idee, opinioni, modo di vivere e gusti, ma sento profondo il legame di un’epoca irripetibile, siamo accomunati
da un sincero affetto fanciullesco, di quando i sentimenti erano ancora innocenti e puri.
Li sento compagni di vita anche perché abbiamo avuto la fortuna di frequentare
una scuola innovativa, dove la gentilezza tra noi era un valore preminente. Si
divideva e si compartiva tutto, senza differenza tra sessi, credo religioso o
gusti personali.
Qualità insindacabile era l’unità tra scolari, tutti conoscevano il proprio ruolo e anche quando il gradino era stretto dovevamo salirci premurosi di lasciare spazio agli altri. Vi voglio un gran bene, ci siamo divertiti e siamo diventati adulti onesti, conosciamo il rispetto e la coerenza, siamo pronti a pagare per il nostro coraggio di vivere senza menzogne. Bisogna imparare a far pulizia, senza troppi complimenti, di alcune persone incrociate durante il nostro cammino e con le quali abbiamo condiviso momenti o periodi medio lunghi; la vicinanza di queste nuoce e fa danni perché l’essere bipede è tutt’altro che buono e spesso siamo stati condizionati dall’apparenza, da un vestito a festa o da una bella cornice in una tela imbrattata. C’era il tuo affetto, il tuo tempo, la tua spalla, la tua sensibilità contraccambiato per anni con subdola indifferenza.
Benvenuta Primavera!
Qualità insindacabile era l’unità tra scolari, tutti conoscevano il proprio ruolo e anche quando il gradino era stretto dovevamo salirci premurosi di lasciare spazio agli altri. Vi voglio un gran bene, ci siamo divertiti e siamo diventati adulti onesti, conosciamo il rispetto e la coerenza, siamo pronti a pagare per il nostro coraggio di vivere senza menzogne. Bisogna imparare a far pulizia, senza troppi complimenti, di alcune persone incrociate durante il nostro cammino e con le quali abbiamo condiviso momenti o periodi medio lunghi; la vicinanza di queste nuoce e fa danni perché l’essere bipede è tutt’altro che buono e spesso siamo stati condizionati dall’apparenza, da un vestito a festa o da una bella cornice in una tela imbrattata. C’era il tuo affetto, il tuo tempo, la tua spalla, la tua sensibilità contraccambiato per anni con subdola indifferenza.
Benvenuta Primavera!