22 set 2019

M la scuola W la scuola





Vedervi all’opera crea due condizioni di spirito. La prima inietta entusiasmo e “joie de vivre”, perché la capacità di superare le sfide ci dà la misura del vostro crescere e dell’acquisizione dell'indipendenza. È una parabola che dona a noi genitori una rassicurazione riguardo il vostro futuro in quanto è evidente che, non essendo eterni, il nostro invecchiare corrisponde al vostro diventare adulti autonomi. La seconda condizione ci destina un pochino d’ansia, perché non possiamo più fare nulla per voi: nessun rimbrotto per studiare e non star a perdere tempo, nessun colloquio con i professori per capire cosa bisogna fare contro il vostro disinteresse verso una materia, o che misure adottare per aiutarvi. Ci vengono perciò in mente gli anni passati a perseguirvi per fare i compiti, per studiare e non farlo solo a ridosso delle interrogazioni e dei compiti scritti. Ecco è arrivato il tempo di scegliere quale università intraprendere, degli esami di ammissione alle università e dei recuperi.
Vi ricordate gli anni passati a convincervi della necessità di seguire anche le lezioni di un professore a voi non gradito e del perché era necessario studiare una materia che vi sembrava inutile? Ebbene adesso vi accorgete che negli anni passati, dove spesso riscaldavate solo i banchi, vi si dava al contrario l’opportunità d’immagazzinare conoscenza, che è il supporto alla cultura generale di ciascuno di noi. Certo, questa cultura la si può ampliare ed accrescere da soli,  se vogliamo anche da adulti, ma gli anni scolastici sono imprescindibili nelle scelte che siamo obbligati a prendere tra i 18 ed i 19 anni. Mi causa tormento non essere riuscita a convincere alcuni di voi, a non lasciar scorrere via gli anni scolastici facendo il minimo sindacale. Oggi posso dirvelo a chiare lettere: su alcuni professori avevate pienamente ragione, perché pure loro lavoravano facendo il minimo sindacale e spesso avvolti in ideologie di bassa lega. Per alcuni l’insegnamento era solo un obiettivo per guadagnarsi la pagnotta, altri perché non avevano scelta. Spesso vi siete imbattuti in personaggi che non vi hanno stimolato a conoscere, a perseverare quando gli obiettivi erano difficili, ad entusiasmarvi rendendo alcune materie vive.
Molte volte siete stati costretti ad imparare nozionisticamente con lo scopo di finire un programma, perché alcuni professori sono del tutto passivi, conoscono una materia ma non sanno “insegnarla”. È anche vero, che  nel desolante panorama, si trovano delle perle preziose: professori preparati che vi ricorderete per tutta la vita e che magari vi hanno aperto il cammino verso una professione. Comunque alla martoriata scuola, finita in mano a decenni d’ideologia beota, dobbiamo rendere grazia, perché è una conquista preziosa. Ai giovanotti e alle donzelle delle medie e del liceo, che iniziano un nuovo anno scolastico, è necessario dire che non vale la pena perdere tempo trastullandosi per superare l’anno alla male in peggio. Quando dopo la maturità arriverà l’ora delle decisioni, i giochi saranno già stati fatti ed il vostro destino sarà scritto sulla pietra e senza la minima possibilità di cambiarlo. In quel momento non potrete prendervela con l’insegnante incapace, svogliato o che ce l’ha con voi, quindi forza dimostrate di quale pasta siete fatti ed impegnatevi, perché si tratta del vostro futuro.
Ai professori vorremmo dire che non vi si chiede di leggere dei libri di testo in forma asettica, ma di trasformare quanto scritto in materia viva, per questo è necessaria una formazione di alto livello, in modo che le lezioni siano a dimensione di alunno. Professori, non avete in mano solo il futuro di un individuo, ma quella della società del domani. Il vostro ruolo è importantissimo.
Ai genitori, personaggi non secondari di questa storia, è necessario rammentare il vostro obbligo verso i figli. Negli anni vi siete deresponsabilizzati delegando ad una fantomatica società, di cui siete l’anello primario, ogni sorta di male. Siete parte in causa dell’andazzo corrente, per il vostro scarso interesse verso la cultura, l'affidare ad altri l’educazione dei pargoli, la costante incoerenza tra quello che dite e quello che fate, e di cui i figli sono testimoni giornalieri. Queste mancanze hanno di fatto svuotato il paese del suo principale valore: la famiglia di antica memoria.

A tutti gli studenti W la Scuola e buon anno di cuore, di questa Italia siete la parte migliore e ci donate speranza per una rinascita futura.