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4 giu 2015

Migrazione e Nomadi




La Medusa era una nave francese affondata nel 1816 vicino alla Mauritania. I passeggeri si salvarono grazie alle scialuppe, mentre la ciurma fu caricata su di una zattera. La cima si ruppe, o fu tagliata, e i marinai si trovarono abbandonati sull'oceano, stremati da sole, sete, fame, dei cento quarantasette solo tredici tornarono a casa. Il pittore Théodore Géricault volle in questo suo dipinto rappresentare il naufragio dell'Occidente e del colonialismo. I francesi rompono le uova e hanno poi difficoltà a fare una frittata. Lo abbiamo visto con la Rivoluzione francese, uccisero il re per fare imperatore un piccolo corso. Hanno come i tedeschi degli alti sentimenti, nati sempre sulle ceneri di una tragedia da loro creata. Dobbiamo parlare però di migrazione e nomadismo, la nave ci illumina perché: - primo l’Occidente è vivo e vegeto tanto da essere terra promessa per migliaia di disperati da ogni angolo del pianeta; - secondo per il principio umano che dietro ogni essere scandalizzato si nasconde un peccato (per gli atei leggasi una violazione), infatti, questo pittore ebbe una

20 mag 2015

Perché dire BASTA alla moderna ondata di emigrazione


L'esodo, l'uscita dall'Egitto del popolo ebraico, causato pare dalla dura servitù imposta dal faraone, e il conseguente arrivo nella terra promessa di Canaan, è da considerarsi senza dubbio un'emigrazione di massa. L'attraversamento del Mar Rosso come vediamo in questo quadro di Nicolas Poussin (1634), potrebbe essere in consonanza con quanto avviene oggi nelle sponde africane del Mediterraneo. Vi sono molti se: il primo, ora non è un popolo che si sposta, ma una moltitudine umana sfuggita da miseria economica, guerre fratricide, genti alla ricerca dell'Eldorado; il secondo ed evidente se, è la differenza temporale, dentro la quale gli spazi territoriali del periodo dell'esodo, si sono riempiti di esseri umani in parte organizzati. Bisogna dire BASTA agli stolti che vogliono paragonare questi emigrati con gli antenati europei accorsi nel nuovo Mondo, intanto perché nuovo, quel mondo era da popolare. Non solo, la maggioranza delle persone era distribuita in quote, secondo le necessità lavorative del paese ospitante; arrivavano con una mano davanti e una dietro, sfruttati fino all'osso, e solo dopo tanti anni di duro lavoro, riuscivano ad avere una vita dignitosa. All'epoca non vi erano ancora diritti sindacali,