21 feb 2018

Amicizia... e Pulizia di Primavera



E ad un certo punto della vita, diciamo dopo i cinquant’anni, prendiamo consapevolezza dell'intorno come bambini venuti al mondo che improvvisamente aprono gli occhi. È come una giornata primaverile quando si aprono le finestre e l’aria frizzante irrompe portando freschezza e voglia di pulizia. Si per molti anni abbiamo sopportato situazioni e persone per quieto vivere e per rispetto, per educazione abbiamo ingoiato rospi e altro. Ecco aria fresca! Vivere è meraviglioso, s’incontrano all’improvviso sconosciuti che hanno la grazia di regalarti conoscenza ed esperienze mai immaginate, donandoci momenti preziosi. Questo può avvenire quando meno te lo aspetti, durante un viaggio o prendendo un caffè al bar. A questi estranei aggiungiamo i componenti della nostra famiglia con i quali abbiamo fatto un cammino parallelo, quando le strade s'incontrano nasce una festa senza preavviso, la vicinanza è sempre gioiosa, il comune passato un piacere da ricordare e le somiglianze anche fisiche stanno lì a confermare un legame ancestrale. Mi ritengo una privilegiata perché ho un’amicizia nata nel periodo della culla, altre del periodo dell’asilo e delle elementari. Di molti possiamo non condividere idee, opinioni, modo di vivere e gusti, ma sento profondo il legame di un’epoca irripetibile, siamo accomunati da un sincero affetto fanciullesco, di quando i sentimenti erano ancora innocenti e puri. Li sento compagni di vita anche perché abbiamo avuto la fortuna di frequentare una scuola innovativa, dove la gentilezza tra noi era un valore preminente. Si divideva e si compartiva tutto, senza differenza tra sessi, credo religioso o gusti personali.
Qualità insindacabile era l’unità tra scolari, tutti conoscevano il proprio ruolo e anche quando il gradino era stretto dovevamo salirci premurosi di lasciare spazio agli altri. Vi voglio un gran bene, ci siamo divertiti e siamo diventati adulti onesti, conosciamo il rispetto e la coerenza, siamo pronti a pagare per il nostro coraggio di vivere senza menzogne. Bisogna imparare a far pulizia, senza troppi complimenti, di alcune persone incrociate durante il nostro cammino e con le quali abbiamo condiviso momenti o periodi medio lunghi; la vicinanza di queste nuoce e fa danni perché l’essere bipede è tutt’altro che buono e spesso siamo stati condizionati dall’apparenza, da un vestito a festa o da una bella cornice in una tela imbrattata. C’era il tuo affetto, il tuo tempo, la tua spalla, la tua sensibilità contraccambiato per anni con subdola indifferenza.
Benvenuta Primavera!