24 set 2015

Volkswagen è solo un'altra figuraccia?




La birra non basterà ad affogare la gaffe planetaria dei tedeschi. Pur in vista del Giubileo, è proprio necessario avere misericordia di Angela Merkel, Wolfang Schäuble, Martin Schultz, e tanti altri fiancheggiatori della correttezza teutonica? E’ incredibile riscontrare quanti improvvisati pompieri sono all’opera per spegnere l’incendio. Strano vero? Riassumiamo: - il tedesco Peter Mock, direttore di un organismo nato per monitorare le emissioni dei mezzi di trasporto, chiede al suo collega americano John German di reiterare nuovi collaudi sui motori diesel della Volkswagen Passat e Bmw X₅, questo produce una reazione a catena, di cui noi piccoli uomini della strada, diventiamo ora testimoni; - il reale problema non è solo dell’esalazione sopra il consentito, bensì la truffa organizzata deliberatamente attraverso un software che truccava i risultati della fuoriuscita dei gas; - girava da molto tempo un documento del Ministero dei Trasporti tedesco conosciuto da varie personalità di Berlino e Bruxelles, tenuto debitamente nascosto; - ci sarebbero dai dieci agli undici milioni di auto truccate in giro per il mondo; - il titolo del gruppo Volkswagen ha perso in pochi giorni un terzo del suo valore, uno scherzetto che ha bruciato 15 miliardi di euro in poche ore; - le sanzioni da pagare solo negli Usa, si aggirano intorno ai 18 milioni di dollari; - Martin Winterkorn, direttore del gruppo Volkswagen, si è cosparso il capo di cenere, ha chiesto scusa e si è dimesso, va in pensione ma prima incassa un assegno di 28,6 milioni di euro. Qualcosa non torna. Nessuno va in galera, i personaggi che sapevano rimangono nell’ombra, chi si addossa la responsabilità prende una vagonata di euro. Tutto qui? Scherzetto o dolcetto? Tutti
questi milioni di euro, o di dollari sono del “monopoli”? E’ toccato mai a qualcuno di noi e per molto meno, di non riparare gli errori? Qui siamo tornati al Medioevo, con la sola differenza d’essere connessi a internet, e poter farfugliare la nostra rabbia. Ci ricordiamo la Siemens, Deutsche Bank, Deutche Post, Lufthansa? Tutte imprese tedesche controllate dallo Stato tedesco, scoperte a corrompere e a frodare, e i nostri sfrontati politici seguitano a pubblicizzare la Germania Felix da cui c’è sempre qualcosa da imparare. Ci sarà qualche motivo per tanta riverenza, e magari neanche tanto oscuro? Siamo tirati da una parte e dall’altra, allettati da una raffinata e costante disinformazione, così non individuiamo la partita giocata sopra le nostre teste; siamo elettori in democrazie manipolate dai mezzi di comunicazione di massa, che vivono della pubblicità di merci artefatte o inutili, siamo tifosi di partite truccate, e ci scontriamo quotidianamente con altri esseri che dovrebbero essere i nostri alleati, perché ben altri sono i nostri avversari. Quanti oggi si riconoscono nel bacio sovietico tra il tedesco Honecker e il russo Brežnev, non sono poi passati molti anni, ed erano in tanti a condividere quelle idee pilotate.
Non sempre “cogito ergo sum”, penso dunque sono, del pensare consapevole si trattava non di altro. Come finirà la faccenda Volkswagen? Come il titolo della commedia di Shakespeare, “Molto rumore per nulla”.