4 mag 2015

Bordelli e prostitute


Non è mio desiderio mescolare il diavolo con l'acqua santa ma vorrei discorrere di "lupanari". Le prostitute  nell'antica Roma erano chiamate lupe, da qui il termine; i francesi più sofisticati ci hanno trasmesso la parola "bordello" (bordel). In tutti i tempi frequentare i postriboli era qualcosa da non vantarsi. I patrizi romani per non farsi riconoscere si travestivano e sfido trovare oggi un uomo occidentale che ammetta di andare a prostitute. I motivi sono svariati, anticamente per lo più erano religiosi, oggi nessuno ha il coraggio di pubblicizzarlo perché significa pagare per ottenere "piacere". Alcuni lo fanno perché l'aspetto brutto o l'essere vecchio non permette di mettere le mani su ragazze carine o su carne giovane; altri, perché certi appetiti sessuali potrebbero essere negati dentro una coppia tradizionale, oppure per desiderio di possesso vero e proprio. Difficile dare la risposta se è nato primo l'uovo o la gallina, ma se è nata prima una prostituta o la necessità di chi la utilizza io non ho dubbi. Nelle città ormai si vedono ragazze di ogni parte del mondo mercificando il proprio corpo e nessuno è all'oscuro che la maggior parte è schiava di uno o più sfruttatori, eppure immagino tanta brava gente usando e abusando senza farsi troppe domande. Ritornano a casa come se niente fosse, un bacino ai figli e a
cena con la moglie e poi insieme a vedere il "Grande fratello". In Italia il mercato vale 1, 5 miliardi annui, secondo l'Antimafia con nove-dieci milioni di prestazioni erogate al mese. Vi rendete conto? È ridicolo parlare di riaprire le case chiuse, di fare vie specifiche per la prostituzione o quant'altro. Se esiste realmente una Carta sui diritti Universali, si può accettare la mercificazione del corpo di un essere umano? BASTA! Quando c'è da scrivere "carte" troviamo flotte di sbavatori buonisti, quando c'è da prendere iniziative serie come sarebbe seguire il modello svedese, dove il cliente della prostituta è sanzionato, si cercano progetti alternativi. Suvvia in attesa di un'educazione al rispetto, ad una sessualità  tra esseri  della stessa specie, perché ho il dubbio di razze differenti tra i bipedi, bisogna tirar fuori delle leggi. Per finire il discorso sui lupanari cito il buon Dante in relazione ad un altro grosso problema dei nostri tempi: "Ahi serva Italia.....Non donna di provincie, ma bordello", mi spiegate perché mai bisogna far emigrare i nostri giovani di talento e ricevere in cambio orde barbariche, vendere il meglio del made in Italy per evitare tasse ed alte spese di gestione ed al contrario permettere a tanti stranieri di aprire negozi eludendo regolamenti obbligatori per gli italiani? Che diavoleria è questa? Qualche mente accelerata insieme a dei bischeri pensano veramente di riuscire a gestire questo bordello, perché è una certezza... in fondo al tunnel ci aspetta non la luce divina ma il caldo inferno.